La sofferenza non deve essere curata come si curerebbe una distorsione, ma come un grido delll'anima, a cui un altro fratello, il medico, corre con l'ardore dell'amore, della carità.
Il medico Santo ha curato sia il corpo e l'anima, non ha mai trattato una persona malata come un numero, ma sempre per quello che era: un fratello bisognoso di aiuto, e lo ha fatto con la precisione delle scienze e la consapevolezza della fede.
Leggete queste pagine e capirete il rispetto, il tatto, la sensibilità e l'amore che dovrebbe essere usato quando si tratta con i malati ei sofferenti.